I mercati premiano gli investimenti sostenibili


Diversi pregiudizi allontanano risparmiatori e operatori finanziari da scelte d’investimento sostenibile. Per esempio, è molto diffusa la convinzione che considerare i temi ambientali, sociali e di governance (ESG) nell’analisi e nella selezione dei titoli implichi rinunciare a parte dei rendimenti.

Molte ricerche accademiche e di mercato dimostrano invece il contrario: le aziende che adottano pratiche di sostenibilità sono più redditizie. Conferma questo dato un recente  studio condotto da Banor SIM e dalla School of Management del Politecnico di Milano. La ricerca ha analizzato 600 titoli azionari europei nel periodo 2012-2017, studiando la relazione tra rating ESG, andamento sui mercati borsistici e risultati di bilancio delle aziende. Ne è emerso che le società con le valutazioni ESG più elevate sono anche più efficienti nell’incrementare i ricavi e l’utile finale. Di conseguenza, i titoli con i migliori rating di sostenibilità risultano più redditizi per gli investitori. Per quanto riguarda invece la stabilità del rendimento nel lungo periodo, la ricerca non ha riscontrato differenze significative tra titoli con diverso rating ESG.

Le ricerche che provano una relazione positiva tra sostenibilità e performance sono molto importanti per innescare un circolo virtuoso tra settore finanziario ed economia reale: se un numero crescente di investitori integra elementi ESG nell’analisi dei titoli, anche le aziende quotate saranno incentivate ad adottare tali criteri nella gestione delle proprie attività.