Impact investing: a che punto siamo? L’ultimo rapporto GIIN fotografa un mercato in crescita


Generare impatto socio-ambientale senza rinunciare al ritorno finanziario. È il principio alla base dell’impact investing, una strategia di investimento sostenibile e responsabile (o SRI) che si sta diffondendo sempre più negli ultimi anni: a livello europeo risulta la più dinamica, con un ritmo di crescita del 385% tra il 2013 e il 2015.

Confermano questa crescita i dati per il 2017 raccolti dal Global Impact Investing Network (GIIN) –l’organizzazione internazionale di riferimento per l’impact investing – nell’ottavo rapporto annuale dedicato all’analisi dei principali trend di mercato. L’Annual Impact Investor Survey 2018 si basa sulle risposte di 229 investitori rappresentati principalmente da gestori di fondi, banche e fondazioni, la maggioranza dei quali con sede in mercati sviluppati (47% in USA e Canada e 30% in Europa occidentale).

Complessivamente, i rispondenti hanno destinato $228 miliardi di asset in investimenti a impatto; nel solo 2017 hanno investito $35,5 miliardi, per un totale di 11136 operazioni; gli 82 soggetti che hanno partecipato all’indagine anche nel 2013 hanno registrato un aumento dei volumi del 27% rispetto a 5 anni fa. Questa dinamica non sembra destinata ad arrestarsi: i rispondenti hanno espresso l’intenzione di aumentare dell’8% il capitale investito in progetti di impact investing nel 2018.

Secondo il report i principali settori d’intervento sono stati: servizi finanziari (19%), energia (14%) e microfinanza (9%); dal punto di vista geografico gli investimenti si sono concentrati in USA e Canada (20%), in America Latina e Caraibi (16%) e in Africa Subsahariana (12%).

Fonte: GIIN, Annual Impact Investor Survey 2018 https://thegiin.org/research/publication/annualsurvey2018

 

Guardando alle performance degli investimenti, i risultati hanno generalmente soddisfatto le aspettative degli investitori, sia per l’impatto generato (nel 97% delle operazioni registrate), sia per il ritorno finanziario (91%).

Fonte: GIIN, Annual Impact Investor Survey 2018 https://thegiin.org/research/publication/annualsurvey2018

 

Per misurare l’impatto – procedimento essenziale per poter valutare ed eventualmente riorientare le scelte di investimento – la maggioranza degli investitori (76%) stabilisce target con cui identificare ex-ante e valutare ex-post i risultati ottenuti, spesso utilizzando come riferimento gli SDGs (Sustainable Development Goals).

Complessivamente, dal report emerge un settore in crescita; rispetto alle precedenti edizioni gli investitori evidenziano alcuni progressi, tra cui una maggior presenza di professionisti e la disponibilità di metriche di misurazione dell’impatto più sofisticate. Tuttavia, alcune problematiche persistono: per esempio, la scarsa liquidità e la mancanza di definizioni comuni e condivise di cosa rientri nell’impact investing.

Fonte: GIIN, Annual Impact Investor Survey 2018 https://thegiin.org/research/publication/annualsurvey2018

 

Occorre dunque che il settore superi queste criticità per poter crescere ulteriormente e contribuire alla soluzione delle più importanti sfide socio-ambientali del nostro tempo.