CSR engagement e financial performance: il caso delle PMI italiane quotate ma non provviste di rating ESG


Studi accademici suggeriscono che le news di mercato sono una risorsa importante per l’informazione tra gli investitori a causa della potenziale relazione tra la responsabilità sociale delle imprese (CSR) e il rendimento finanziario aziendale (CFP). La ricerca sul rapporto CSR-CFP comprende principalmente studi incentrati sull’associazione tra la performance del mercato azionario e la valutazione delle società attraverso rating ESG. Tuttavia, c’è ancora una lacuna su come le informazioni relative al profilo ESG, incorporate nella disclosure aziendale sugli impegni di sostenibilità, potrebbero influenzare il valore azionario delle società sprovviste di rating ESG.

Nel nostro studio, consideriamo un database proprietario – raccolto da una banca d’investimento italiana leader in ambito di prodotti di investimento ESG nel segmento Small-Cap – per indagare la reazione del mercato azionario a 289 notizie ESG classificate dalla Consob come “price sensitive”, ed emesse da 88 PMI quotate sull’Euronext Growth Milano dal gennaio 2020 al febbraio 2023.  Sfruttando le fonti di informativa aziendale (price sensitive news, report annuale e report sulla sostenibilità), miriamo a catturare l’impegno ESG. Questo è importante perché in Europa la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD) impone l’obbligo di fornire informazioni complete sui fattori ESG. Inoltre, il contenuto della divulgazione ESG potrebbe essere una fonte che in qualche modo si avvicina a un punteggio di rating.

In primo luogo, esaminiamo l’impatto diretto delle notizie relative a fattori ESG sui prezzi di borsa delle imprese. La figura 1 mostra i livelli medi dei rendimenti anomali cumulati – calcolati con 4 metodologie: market-adjusted model, market model, Fama-French three factor model e Carhart four factor model – per le c.d. “finestre evento” [-10; +10] nell’intorno temporale della divulgazione di notizie ESG. I risultati dimostrano la sensibilità degli investitori agli annunci ambientali e sociali della società in particolare nel breve termine.

In secondo luogo, cerchiamo di determinare quali fonti di informazione (notizie, relazioni annuali, rapporti sulla sostenibilità) hanno il maggiore impatto sul prezzo del titolo. Di conseguenza, abbiamo utilizzato metodi di analisi testuale, attraverso algoritmi proprietari in linguaggio di programmazione Python per estrarre, sulla base di un elenco tematico di parole, le informazioni pertinenti dai documenti testuali appartenenti alle tre fonti. Quindi, per ogni fonte, definiamo un ESG Engagement Score specifico per l’azienda. Dai risultati emerge che nel processo decisionale, gli investitori considerano nel complesso le informazioni relative al coinvolgimento sostenibile della società, piuttosto che dimostrare una chiara preferenza per una particolare fonte di informazione. Infine, abbiamo osservato che solo le notizie ambientali e sociali restituiscono una reazione positiva e statisticamente significativa del mercato azionario.

Giuseppe Galloppo, Università di Rome Tre

Il Presente contributo è un estratto del paper accademico CSR engagement and financial performance: the case of Italian unrated ESG small caps, di Anna Maria D’Arcangelis, University of Viterbo La Tuscia, Giuseppe Galloppo, University of Rome Tre, Roberto Guida, Campus Bio-Medico University of Rome, Viktoriia Paimanova, Campus Bio-Medico University of Rome.Presentato  alla 14th International Scientific Conference – Accounting and Finance for Business 2024: Towards Sustainability  e alla 5th International Conference CGRM 2024 – Corporate Governance and Risk Management in Financial Institutions”

Gli autori ringraziano il Dott. Alberto Alfiero, Vice Direttore Generale Banca Finnat, per la disponibilità dei dati alla base della ricerca.