Le “Linee Guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali” (più semplicemente “Linee Guida”) sono un corpo di raccomandazioni rivolte dai Governi firmatari della Dichiarazione OCSE del 27 giugno 2000 alle imprese multinazionali contenenti “principi e norme volontari per un comportamento responsabile delle imprese, conforme alle leggi applicabili”.
Esse si prefiggono di stimolare il contributo positivo che le imprese multinazionali possono apportare al progresso economico, ambientale e sociale e di minimizzare le difficoltà che possono essere determinate dalle loro diverse operazioni.
Questo corpo di raccomandazioni si è progressivamente evoluto nel tempo per adeguarsi ai profondi cambiamenti intervenuti nel contesto economico mondiale: la crescente globalizzazione, l’interdipendenza sempre più marcata delle economie nazionali, il ricorso alla cooperazione quale strumento di stabilizzazione e di equilibrio internazionale.
Con la sottoscrizione delle “Linee Guida” i Governi firmatari sanciscono l’importanza dell’attività delle imprese multinazionali ed attribuiscono loro il ruolo di potenziale fattore di sviluppo delle economie in quanto capaci di trasferire conoscenze e capacità tecnologiche, stimolare iniziative imprenditoriali locali, realizzare investimenti eco-sostenibili, introdurre metodologie di lavoro migliori e modelli industriali avanzati.
Attraverso le Linee Guida si intende far fronte alle preoccupazioni suscitate da uno sviluppo economico che incide su beni essenziali quali l’ambiente, l’emancipazione sociale ed economica, la tutela della concorrenza, attraverso il ricorso a condotte responsabili che consentono di superare le difformità esistenti tra i diversi ordinamenti giuridici a favore della società e dello sviluppo sostenibile.
Pertanto, il campo di applicazione delle “Linee Guida” riguarda tutti i settori produttivi e travalica le multinazionali per estendersi anche all’intera catena di fornitura delle imprese ed alle piccole medie imprese.
La volontà di ricercare il più ampio spettro di applicazione delle “Linee Guida” si evince, infatti, dalla stessa definizione di imprese multinazionali, che risulta estremamente ampia, facendo riferimento ad “imprese o altre entità insediate in più Paesi e collegate in modo tale da coordinare il loro funzionamento in vari modi”.
L’applicazione delle “Linee Guida” dovrebbe promuovere un approfondito dialogo tra governi e imprese, con la partecipazione ed il coinvolgimento sistematico dei sindacati, delle associazioni, delle organizzazioni non governative, dei rappresentanti della società civile di tutti coloro, cioè, che perseguono gli stessi fini delle “Linee Guida” e/o che in generale sono interessati dall’attuazione delle stesse.
Onde evitare, inoltre, un uso improprio o distorto delle “Linee Guida” i Paesi firmatari hanno assunto un triplice impegno:
– nei confronti delle imprese, a mettere in atto comportamenti volti ad assicurare che le stesse si uniformino a quanto enunciato nelle “Linee Guida”;
– nei confronti degli altri Governi, a non utilizzare le “Linee Guida” a fini protezionistici o pregiudizievoli al vantaggio comparativo di un Paese, a conformare al diritto internazionale la propria normativa in materia di imprese multinazionali, a cooperare in buona fede, ricorrendo, se del caso, a meccanismi internazionali di composizione delle controversie derivanti dall’attività delle imprese;
– nei propri confronti, ad impostare strutture interne efficaci che includano una politica macroeconomica stabile, un trattamento non discriminatorio delle imprese, una regolamentazione adeguata, un controllo prudenziale mirato, una giustizia nonché un’applicazione della legge imparziale nonché una Pubblica Amministrazione efficace ed integra.
Per approfondire:
Le Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali – documento integrale in .pdf