Un green bond è un titolo di debito (obbligazione) associato al finanziamento di progetti a impatto ambientale positivo. Tra le attività finanziabili ci sono, per esempio, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la gestione sostenibile dei rifiuti e delle risorse naturali, la tutela della biodiversità e l’efficientamento energetico. I green bond rappresentano un’opportunità per aumentare la disponibilità di capitali necessari per la transizione verso un’economia più sostenibile e per ridurre i costi del debito per i progetti con ripercussioni ambientali positive.
Questi titoli possono essere emessi da aziende private, istituzioni finanziarie – nazionali e sovranazionali – ed enti pubblici territoriali (Stati, regioni e municipalità). A livello mondiale, la prima obbligazione verde è stata il Climate Awareness Bond, lanciato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nel 2007. Nel 2016, la Polonia è stata il primo Paese a emettere un green bond sovrano. In Italia, il primo green bond è stato lanciato nel 2014 dalla multiutility emiliana Hera e, a marzo 2021, lo Stato ha emesso il suo primo BTP Green.
Nel 2014 l’International Capital Market Association (ICMA) ha elaborato i Green Bond Principles (GBP) che rappresentano attualmente lo standard più diffuso a livello internazionale. Aggiornati ogni anno, sono princìpi volontari e riguardano in particolare quattro aree: utilizzo dei ricavi, valutazione e selezione dei progetti, gestione dei ricavi, rendicontazione.
Il 6 luglio 2021, insieme alla nuova strategia per rendere il sistema finanziario dell’UE più sostenibile, la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento che delinea lo European Green Bond Standard (EU GBS), il framework europeo per i green bond. I punti principali sono:
- l’allineamento alla tassonomia UE per l’allocazione dei proventi;
- la trasparenza e l’intervento di revisori esterni per certificare la conformità delle emissioni al regolamento.
Il registro dei revisori esterni e la supervisione sono di competenza dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati – ESMA).