G7 Ambiente: “Finanza SRI fondamentale per centrare gli obiettivi climatici”


L’11 e il 12 giugno Bologna ha ospitato il G7 Ambiente, summit che ha riunito i ministri dell’ambiente di Canada, Francia, Germania, Giappone , Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti, oltre ai due commissari dell’Ambiente e del Clima dell’Unione Europea. A eccezione dell’unica, clamorosa marcia indietro degli USA sull’Accordo di Parigi e sul ruolo delle banche multilaterali per lo sviluppo,  la riunione si è conclusa con un impegno dei big della Terra in favore della tutela ambientale.

La dichiarazione finale del summit dedica un’intera sezione alla finanza sostenibile (o SRI), considerata come un fattore chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale concordati a livello internazionale. I 7+1  si sono infatti impegnati a sostenere e incoraggiare tutte le iniziative del settore privato per gestire i rischi e cogliere le opportunità connessi al cambiamento climatico, incrementando quindi la disponibilità di risorse finanziarie gestite secondo criteri SRI destinate a finanziarle.

La Dichiarazione si sofferma, in particolare, sul ruolo di due categorie di attori: i Financial Centres for Sustainability (Centri Finanziari per la Sostenibilità) e le Piccole e Medie Imprese (PMI).

In virtù della loro capacità di attrarre, concentrare e distribuire ingenti masse di capitale, i grandi centri finanziari mondiali come Londra, Francoforte, Parigi, Milano o Hong-Kong possono costituire una leva fondamentale per incentivare aziende e attori finanziari a integrare i criteri ESG nei loro processi e prodotti. Tra le azioni a supporto della finanza sostenibile, va senz’altro citata la Sustainable Finance Initiative, una piattaforma di dialogo lanciata dalla borsa tedesca lo scorso marzo per incentivare gli operatori del settore a confrontarsi e a ideare nuove soluzioni in tema di sostenibilità. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha inoltre dedicato due studi al ruolo dei centri finanziari per lo sviluppo della finanza green e la canalizzazione di risorse in favore delle PMI.

Molte start-up e piccole realtà aziendali – hanno convenuto i ministri – “contribuiscono all’innovazione e alla diffusione di tecnologie e processi funzionali alla transizione verso lo sviluppo sostenibile”. È anche per sostenere le PMI in queste attività che il G7 ha affermato il proprio impegno a promuovere lo sviluppo della finanza SRI, garantendo, in particolare, un migliore accesso ai canali di finanziamento, una maggiore diversificazione dell’offerta di strumenti finanziari e il supporto all’inclusione finanziaria, con particolare attenzione all’imprenditorialità femminile.