Transizione ecologica e materie prime critiche: il ruolo della finanza sostenibile per filiere responsabili


Le materie prime critiche sono materiali di strategica importanza economica, fondamentali per numerose attività industriali e particolarmente importanti per la transizione ecologica. Infatti, queste sono utilizzate per la produzione di tecnologie chiave per la decarbonizzazione, come le turbine eoliche, i pannelli fotovoltaici e le batterie per le auto elettriche. Queste apparecchiature richiedono una grande quantità di minerali e metalli, con una domanda prevista in continua crescita nei prossimi anni. L’International Energy Agency stima che il loro utilizzo potrebbe quadruplicare da qui al 2030.

Al tempo stesso, le materie prime critiche sono caratterizzate da un alto rischio di interruzione della fornitura, essendo concentrate in pochi Paesi, spesso esposti a inquinamento e violazioni dei diritti umani. Le filiere di questi materiali presentano infatti numerose vulnerabilità, sia sul piano geopolitico, sia a livello ambientale e sociale.

Tra le materie prime critiche rientrano le cosiddette “terre rare”, anche definite con l’acronimo REE (Rare Earth Elements). Secondo la definizione IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), si tratta di 17 metalli presenti nella tavola periodica degli elementi chimici, le cui proprietà magnetiche e conduttive ne permettono l’utilizzo in diversi ambiti, dall’industria elettronica e tecnologica a quella aeronautica e militare.

Per rispondere alle criticità, l’Unione europea, con il Critical Raw Materials Act entrato in vigore a maggio 2024, mira a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, aumentando e diversificando l’approvvigionamento di materie prime, promuovendo la circolarità e sostenendo ricerca e innovazione in materia di efficienza delle risorse e sviluppo di sostituti.

Anche gli operatori della finanza sostenibile possono svolgere un ruolo chiave in questo senso, attraverso strategie come l’engagement per una catena di approvvigionamento minerario responsabile (aspetto valorizzato dalla stessa Commissione europea), contribuendo a rendere le filiere più trasparenti e responsabili, e selezione delle società investite.

Questi e altri temi sono stati al centro del webinar “Materie prime critiche e transizione: sfide e opportunità per l’innovazione”, organizzato dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con Eurizon Capital SGR. Qui sono disponibili il video e i materiali dell’incontro.