L’Italia è al terzo posto tra i Paesi OCSE per tasso di disoccupazione femminile. Nell’ultima rilevazione di marzo del 2021 le donne italiane in cerca di lavoro erano l’11,4%, ben al di sopra della media del 6,6% del gruppo delle economie più avanzate del mondo.
L’ampia esclusione delle donne dal mondo del lavoro, e la conseguente limitazione della loro partecipazione alle attività economico-finanziarie del Paese, amplifica la divaricazione sociale e rende più fragile il processo di crescita.
Anche per questo, contrastare le disuguaglianze di genere è una delle tre priorità trasversali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di riforme e di investimenti che l’Italia intende effettuare per rilanciare l’economia dopo la crisi generata dalla pandemia di COVID-19. Gli operatori finanziari che integrano criteri di sostenibilità nelle scelte d’investimento potranno fornire un contributo significativo alla riduzione del divario di genere, per esempio promuovendo l’adozione di politiche aziendali virtuose in termini di parità salariale attraverso l’engagement, oppure finanziando direttamente progetti volti ad aumentare efficacia e qualità delle infrastrutture sociali (per esempio, asili e servizi per l’infanzia).
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – in particolare, l’SDG 5 sulla parità di genere – rappresenta uno strumento utile per identificare gli obiettivi di quest’azione. Promuovere la parità di genere non significa soltanto puntare alla piena uguaglianza in termini di diritti e di opportunità, ma anche incrementare l’empowerment, vale a dire la crescita dell’autostima e della consapevolezza di sé e delle proprie capacità da parte di tutte le donne. Lo spiega Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, nella nuova puntata delle “Pillole di Finanza Sostenibile”.
La piena inclusione sociale e finanziaria, che può essere raggiunta anche attraverso l’educazione finanziaria, è il punto di partenza per abbattere le barriere sistemiche e le discriminazioni che escludono le donne dalla partecipazione attiva al processo di crescita del Paese.
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