Pillole di finanza sostenibile
Analizzare i Paesi con i criteri ESG


Governi, società civile e organizzazioni pubbliche e private stanno acquisendo maggior consapevolezza dell’importanza dei fattori ambientali, sociali e di governance. Inoltre, i rischi ESG sono formalmente riconosciuti come rischi sistematici da integrare in qualsiasi analisi finanziaria, compresa quella dei titoli di Stato e, di conseguenza, dei Paesi. Molti report evidenziano che i Paesi più sostenibili sono anche i più resilienti.

 

Nella nuova puntata della serie “Pillole di Finanza Sostenibile”, Ophélie Mortier, Responsible Investment Strategist di DPAM, approfondisce il tema dell’analisi della sostenibilità dei Paesi, specificando quali aspetti dovrebbero essere presi in considerazione e quali sono i risultati più interessanti delle loro analisi.

Nell’integrare con successo i fattori di sostenibilità e, in particolare quelli sociali, due aspetti chiave sono l’istruzione e l’innovazione. Le ricerche di DPAM evidenziano come questo sia applicabile soprattutto al caso italiano: se è vero che il nostro Paese è in fondo alle classifiche in termini di sostenibilità, è anche vero che si intravedono segnali di miglioramento sul fronte dell’istruzione, degli investimenti in ricerca e sviluppo e della formazione legata alle competenze professionali. Questi ultimi sono elementi fondamentali per i Paesi che vogliono assicurare la crescita inclusiva e sostenibile promossa dall’Unione Europea.

 

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