Ryanair contestata dai fondi pensione danesi


Una scarsa attenzione ai temi sociali può avere un impatto importante, anche dal punto di vista finanziario: per esempio, può indurre grandi investitori istituzionali a disinvestire da una certa organizzazione, e ad escluderla dal proprio universo investibile.

Secondo quanto riportato da Investment & Pension Europe – il fondo pensione danese ATP ha di recente venduto le proprie quote Ryanair, in seguito a una controversia relativa alle politiche salariali della compagnia irlandese. Ma ATP non è l’unico investitore a manifestare un dissenso nei confronti di Ryanair: a inizio anno, infatti, Industriens Pension – la compagnia d’assicurazione danese che gestisce i fondi pensione dei dipendenti del settore industriale – ha deciso di escludere Ryanair dall’universo investibile, esprimendo preoccupazione (anche in termini di rischi finanziari) per le pratiche del management e per la sua scarsa disponibilità al dialogo. A settembre 2014, anche il fondo PensionDanmark aveva disinvestito da Ryanair, escludendola inoltre dai propri investimenti futuri: il rifiuto della compagnia irlandese di adeguarsi agli standard dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (in particolare in materia di rispetto della libertà d’associazione e di contrattazioni collettive) è stato uno dei principali elementi alla base di questa decisione.

Nel frattempo, Ryanair si mostra diffidente nei confronti dell’ondata di disinvestimenti ed esclusioni dei fondi pensione danesi, sottolineando che, in materia di diritti dei lavoratori, la compagnia si attiene alle leggi europee. In ogni caso, pare innegabile che – almeno in Danimarca – la reputazione della compagnia risulta fortemente compromessa.

Immagine: life.wired.it