Le Fondazioni di origine bancaria italiane scelgono sempre di più la finanza sostenibile


Le Fondazioni di origine bancaria ricoprono un ruolo cruciale nel rilancio socioeconomico dei territori e a seguito della pandemia di COVID-19 assumeranno una funzione ancora più rilevante: con la finanza sostenibile possono rinforzare la propria azione a supporto di una crescita più verde e inclusiva.

Il messaggio è stato al centro del convegno di presentazione dell’indagine “Le politiche di investimento sostenibile e responsabile delle Fondazioni di origine bancaria” realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con Acri e con MondoInstitutional con il sostegno di DPAM, Natixis Investment Managers, Prometeia Advisor Sim e T. Rowe Price.

L’evento si è svolto nell’ambito della nona edizione della Settimana SRI.

 

Le principali evidenze della ricerca:

L’adozione di strategie d’investimento sostenibile e responsabile

  • Il campione include le 83 Fondazioni di origine bancaria associate ad Acri (di seguito “Fondazioni”), che gestiscono complessivamente un attivo patrimoniale di oltre €44 miliardi. Le 32 Fondazioni che hanno risposto al questionario rappresentano l’80% del totale attivo (circa €35 miliardi).
  • Metà delle Fondazioni rispondenti (14) effettua investimenti sostenibili; tra queste, le prime 10 per dimensione gestiscono complessivamente €27 miliardi, pari al 61% del totale attivo rappresentato dall’intero campione. La scelta di adottare strategie d’investimento sostenibile e responsabile (SRI) è motivata principalmente dalla volontà di: gestire più efficacemente i rischi finanziari, ottenere rendimenti migliori, mitigare il rischio reputazionale e allinearsi all’evoluzione del contesto normativo di riferimento (soprattutto in ambito UE). Queste risposte segnalano che le Fondazioni individuano un vantaggio competitivo negli investimenti sostenibili.
  • Tra le rispondenti che non applicano strategie di investimento sostenibile, 10 dichiarano di aver avviato valutazioni in merito: si tratta principalmente di Fondazioni medio-grandi, con un patrimonio in gestione equivalente al 15% del totale attivo. In 7 casi il processo potrebbe concludersi entro la fine del 2020.

Impact investing e investimenti correlati alla missione

Le prospettive di crescita
Dall’indagine emergono tre ambiti nei quali le Fondazioni potrebbero essere incoraggiate a incrementare
l’impegno in termini SRI:

  1. porzione di attivo patrimoniale gestito secondo strategie d’investimento sostenibile (ora prevalentemente compresa tra lo 0 e il 25%);
  2. ricorso all’engagement – vale a dire al dialogo con le imprese investite e all’esercizio del diritto di voto con lo scopo di promuovere pratiche aziendali più sostenibili – che potrebbe essere incoraggiato attraverso iniziative di informazione e formazione sul tema;
  3. divulgazione di informazioni sugli investimenti sostenibili (9 su 14 Fondazioni che adottano investimenti sostenibili comunicano solo dati di carattere generale sul tema)