Investire sul clima per il rilancio dell’economia: 4 azioni e 6 settori strategici


Investire nella decarbonizzazione dell’economia favorirà il rilancio dalla crisi generata dall’attuale pandemia e contribuirà a uno sviluppo socioeconomico di lungo periodo: la finanza sostenibile può ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso l’integrazione del “fattore clima” nelle politiche d’investimento. Il nuovo manuale del Forum per la Finanza Sostenibile individua 4 azioni prioritarie per gli investitori e 6 settori strategici d’intervento, anche in una dimensione di partnership pubblico-privato.

La pubblicazione è stata realizzata a partire dai contributi raccolti in un gruppo di lavoro organizzato in collaborazione con WWF e con il supporto di BPER Banca, Etica Sgr, Natixis Investment Managers e UBS Asset Management. La presentazione del manuale si è svolta in occasione dell’evento conclusivo della nona edizione della Settimana SRI, che ha coinvolto circa 5.000 persone in 13 eventi online organizzati dal Forum .

Investimenti sostenibili per il clima: i contenuti

Il punto di partenza: l’attuale crisi legata alla pandemia di COVID-19 non deve oscurare il problema del cambiamento climatico. L’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature medie globali entro 1,5° non può passare in secondo piano rispetto all’uscita dalla crisi generata dalla pandemia di COVID-19 per due motivi. Anzitutto perché gli aspetti sanitari e ambientali sono strettamente connessi: l’alterazione degli ecosistemi aumenta i rischi per la salute umana e, viceversa, la tutela della biodiversità e il contrasto al riscaldamento globale comportano ripercussioni positive anche dal punto di vista sanitario. In secondo luogo, perché investire sul clima può creare opportunità di rilancio dell’economia. Occorre quindi allineare i portafogli agli obiettivi di decarbonizzazione e investire in soluzioni di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico.

Come? 4 azioni strategiche e 6 settori prioritari.

 

Il manuale esamina 4 azioni che gli investitori possono integrare nelle politiche d’investimento per tenere conto
dei temi ambientali e climatici:

  1. analizzare i rischi finanziari legati al clima;
  2. migliorare la trasparenza sui temi di sostenibilità – essenziale è quindi la rendicontazione delle imprese e la disponibilità di dati ESG per gli investitori;
  3. ridurre gli impatti ambientali negativi dei portafogli – attraverso la combinazione di engagement, esclusioni, disinvestimenti e riallocazioni;
  4. investire in soluzioni di mitigazione e di adattamento.

 

Per la quarta azione, il manuale esamina 6 settori strategici, anche per interventi in partnership pubblico-privato:

  1. energia;
  2. agricoltura e foreste;
  3. trasporto e mobilità;
  4. città ed edilizia;
  5. digitale;
  6. economia circolare.

L’interconnessione tra dimensione ambientale e sociale del cambiamento climatico

Uno degli aspetti peculiari del manuale è l’analisi dei fenomeni sociali legati al cambiamento climatico e la loro rilevanza dal punto di vista finanziario, in termini sia di rischi (per esempio danni alla salute, aumento delle disuguaglianze e migrazioni involontarie), sia di opportunità (in chiave di giusta transizione e di maggiore resilienza di imprese e società umane).