Pillole di finanza sostenibile
Il ruolo degli investitori per la tutela delle risorse idriche


L’utilizzo di acqua dolce è cresciuto di sei volte in tutto il mondo nel corso dell’ultimo secolo. Il dato è contenuto nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche. Secondo il report, la crescita continua dagli anni Ottanta, a un ritmo annuo di circa l’1%. Una tendenza che espone le risorse idriche a una pressione crescente: il 30% dei principali sistemi di acque sotterranee è in stato di deperimento e oltre due miliardi di persone vivono in Paesi sottoposti a stress idrico.

Tra i fattori che più incidono sulla disponibilità delle risorse idriche ci sono i cambiamenti climatici, che secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) contribuiranno a un incremento della frequenza e della gravità di eventi estremi con un impatto diretto su quantità e qualità dell’acqua, come inondazioni e siccità.
I dati del Centre for Research on the Epidemiology of Disasters (CRED) mostrano che nel periodo tra il 2009 e il 2019 le conseguenze della siccità hanno coinvolto oltre 100 milioni di persone, causando 2.000 morti e perdite economiche dirette per oltre 10 miliardi di dollari.

I rischi legati alla scarsità delle risorse idriche sono considerati rilevanti anche da una parte significativa degli investitori. In un sondaggio condotto dall’organizzazione CDP, a cui hanno partecipato 525 investitori con un patrimonio gestito di 96.000 miliardi di dollari, il 45% ha affermato di essere esposto a rischi notevoli causati dall’insicurezza idrica, riguardanti per esempio la sicurezza delle catene di fornitura, la stabilità finanziaria e il potenziale di crescita.

Nella nuova puntata della serie “Pillole di Finanza Sostenibile”, Giusi Santangelo, Sales Director di Nordea Asset Management, spiega come gli investitori sostenibili possono contribuire a un uso efficiente e accorto delle risorse idriche attraverso il dialogo con le aziende investite. Ricorrendo a pratiche di azionariato attivo, è infatti possibile per gli investitori orientare le scelte delle aziende e accompagnarle in un percorso di miglioramento delle proprie performance ambientali e sociali. Questo permette anche di gestire e ridurre i rischi per imprese e investitori legati alla scarsità delle risorse idriche.