Investire in infrastrutture sostenibili è un’opportunità importante per allineare le strategie degli investitori istituzionali agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, questi investimenti possono contribuire ad alimentare la transizione e  rilanciare l’economia secondo modelli di crescita più inclusivi e a minore impatto ambientale, basati su trasporti pubblici e a ridotte emissioni, energie rinnovabili e digitalizzazione.

In questa puntata delle “Pillole di Finanza Sostenibile”, Gianluca Minella, Head of Research Infrastructure di DWS, spiega il ruolo della finanza sostenibile nel settore delle infrastrutture, indicando la tassonomia europea delle attività economiche sostenibili come uno dei principali strumenti per integrare i temi di sostenibilità negli investimenti in infrastrutture e massimizzarne l’impatto.

Gianluca Minella approfondisce inoltre l’importanza della sinergia tra settore pubblico e capitale privato, evidenziando come questa possa potenziare il volume e l’efficacia degli investimenti in infrastrutture e supportare così transizione energetica, decarbonizzazione e digitalizzazione.

Secondo i dati di Eurostat, rispetto al nono Obiettivo di Sviluppo Sostenibile relativo a industria, innovazione e infrastrutture, l’Italia si posiziona sotto la media UE, tra gli Stati membri con maggiori margini di miglioramento. In generale a livello europeo, sul fronte delle infrastrutture sostenibili gli spazi per progredire verso l’Obiettivo 9 rimangono ampi, in particolare rispetto ai trasporti pubblici e alla logistica ferroviaria e sulle vie d’acqua. Secondo il report Sustainable development in the European Union, pubblicato da Eurostat quest’anno, in Italia meno del 20% degli spostamenti avvengono attraverso bus e treni (dato 2018). Un numero in linea con la media europea. Sul fronte invece della logistica delle merci, in Italia i trasporti su ferro e sulle vie d’acqua sono circa il 10%, la metà della media EU (dati 2019).

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